Lo stato di Israele oggi di fatto include i “territori occupati” della Cisgiordania. Il vino in israele è stato per lungo tempo prodotto solo per motivi religiosi con scarsa attenzione alla sua qualità e di conseguenza ha goduto di scarsa fama. Oggi si contano circa 300 aziende. Per quanto piccolo sia il comparto del vino israeliano, presenta una notevole variabilità di zone e climi, con alcune macro aree – Galilea, Samaria, Samson, Colline della Giudea, il deserto del Negev – ciascuna con microclimi molto variabili, anche ogni due o tre chilometri. Le varietà più diffuse sono Cabernet, Carignan e Merlot, che coprono il 50% della produzione. Ora una realtà dinamica ed in espansione racconta di vini diversi, di Boutique Winery, di giovani imprenditori impegnati nella produzione di vini di qualità. Il cambiamento iniziato dagli anni ’80, ha portato a circa 210 produttori con almeno 180 buone etichette ed anche il consumo pro-capite è in continuo aumento, così come aumentano i consumatori attenti alla qualità.

Israele e Cisgiordania hanno forma stretta ed allungata, come l’Italia, come il Cile, come la California ed hanno quindi una ampia varietà di microclimi adatti alla coltivazione della vite:

si va dalle montagne del nord ai climi aridi e secchi del deserto del Negev che ha la stessa latitudine del Nord Africa. Il paese è diviso in 5 regioni vinicole, che a loro volta si suddividono in sotto-denominazioni: Galilea (Alta Galilea / Bassa Galilea / Alture del Golan) – Superficie dedicata ai vigneti 1350 ha Samaria (Monte Carmel / Sharon) – Superficie dedicata ai vigneti 850 ha Samson (Dan / Adulam / Latrun) – Superficie dedicata ai vigneti 1300 ha Montagne Di Gerusalemme (Beth-El / Gerusalemme / Betlemme / Alture Meridionali della Giudea) – Superficie dedicata ai vigneti 350 ha Deserto Del Negev (Ramat Arad / Neghev Centrale) – Superficie dedicata ai vigneti 150 ha